BLOG REALIZZATO IN PARALLELO AL CORSO DI STORIA DELLA TECNOLOGIA DEL POLITECNICO DI TORINO (PROF. VITTORIO MARCHIS)

martedì 19 giugno 2012

Storiografia:


Miniature rinascimentali (stili bianchi a girare)

Il termine Rinascimento è collegato a 200 anni compresi tra la metà del XIV secolo e la metà del XVI; è stato coniato da studiosi umanisti come Francesco Petrarca (1304-1374), Poggio Bracciolini (1380-1459) e Niccolò Niccoli (1364-1437) che lavorarono a Firenze e a Roma. Indicava un movimento di rinascita culturale e la riscoperta dell'arte classica che era molto diversa da quella gotica precedente. Questo rinnovamento si riflettè anche nelle miniature e lo stile gotico divenne troppo difficile da leggere, rispetto all'eleganza e alla chiarezza di questi nuovi libri. 



Libro dell'Ogre


Miniature rinascimentali (neoclassiche) 

Parallelamente ai manoscritti umanistici nello stile a bianchi girare, gli studiosi di antichità con una passione per la civiltà romana, svilupparono un nuovo stile nell'Italia settentrionale, più classico. Questo movimento coinvolse amanuensi come Bartolomeo Sanvito (1435-1518) e Felice Feliciano (1433-1479), ma anche artisti come Andrea Mantegna (1431-1506) e Marco Zoppo (1433-1478). L'effetto di questi pittori sullo stile delle miniature è ben riconoscibile. Scudi, lance, stendardi ed elementi decorativi dell'antica Roma, sono derivati da monumenti commemorativi in onore degli eroi militari della Repubblica romana. Gli artisti dipingevano nel modo più realistico possibile, cercando di dare un effetto tridimensionale in risposta agli sviluppi artistici di quel tempo.







Nessun commento:

Posta un commento