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mercoledì 13 giugno 2012

Storiografia:


La miniatura nella tarda antichità



Il volumen era composto da più fogli ripiegati e si era originato probabilmente dalla forma dei dittici incerati, che erano usati per la scrittura quotidiana. La nuova forma del libro era preferita dai circoli cristiani, in opposizione con la cultura pagana ufficiale allora nemica. Nello stesso periodo si andava diffondendo la pergamena al posto del papiro, sebbene fosse già conosciuta fin dall'epoca ellenistica e molto più costosa e complicata da preparare. La pergamena però, che non si addiceva alla confezione dei rotuli, assicurava invece una resistenza e una durata di qualunque altro supporto leggero.
Le prime miniature tuttora esistenti sono una serie di illustrazioni tagliate via dall'Iliade Ambrosiana (codice F 205 inf. della Biblioteca Ambrosiana di Milano), un manoscritto risalente al III secolo. Sono simili, per stile e tecnica, all'arte pittorica dell'epoca, con un gusto compendiario e naturalistico derivato dalla pittura tardo-ellenistica e romana. Nonostante alcune imperfezioni, sono ancora assenti le convenzioni di tipo medievale.
Altre opere di grande valore artistico sono le miniature presenti sul Virgilio Vaticano (Cod. Vat. lat. 3225) e sul Virgilio Romano (Cod. Vat. lat. 3867), risalenti ai primi anni del V secolo. Sono in condizioni migliori e di dimensioni maggiori dei frammenti ambrosiani con un disegno ancora in stile classico: si crede che siano una semplice copia di una serie di opere ancora più antiche. I colori sono opachi e gli incarnati chiari. Il metodo seguito nel comporre le varie scene sulla pagina fornisce molte indicazioni sulle tecniche di pittura usate dagli artisti dei primi secoli: sembra che lo sfondo dell'immagine venisse colorato con una tinta uniforme, coprendo l'intera superficie della pagina; quindi, sopra questo fondo, venivano disegnate le persone e gli oggetti più grandi, e sopra di loro quelli più piccoli (questo metodo a strati è noto con il nome di "algoritmo del pittore"). Inoltre, nel tentativo di mantenere una sorta di visuale prospettica, era adottata una sistemazione scalare per fasce orizzontali delle zone di pittura: quelle in alto contenevano infatti immagini più piccole di quelle in basso.


Sinone portato da Priamo,Virgilio Romano (V secolo)
Incontro tra Abramo e gli angeli,
dalla 
Genesi Cotton (V-VI secolo)

Costruzione di una cittàVirgilio Vaticano (V secolo)












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