BLOG REALIZZATO IN PARALLELO AL CORSO DI STORIA DELLA TECNOLOGIA DEL POLITECNICO DI TORINO (PROF. VITTORIO MARCHIS)

martedì 19 giugno 2012

Storiografia:
La miniatura celtica-irlandese



Nei monasteri irlandesi, tra il VII e il IX secolo, si diffuse un tipo di decorazione raffinatissima basata su intrecci di racemi e figure stilizzate, organizzati in complessi schemi geometrici. In Inghilterra, presso Canterbury e Winchester si sviluppò nel X e XI secolo un tipo di miniatura anglosassone che probabilmente derivò il proprio caratteristico disegno a mano libera dai modelli classici romani senza l'influenza bizantina. L'alta qualità delle miniature sta nel fine tratteggio dei contorni che ebbe una lunga influenza sulla miniatura inglese dei secoli successivi, ma che rimase separato dal resto delle correnti artistiche 
Libro di Kells
occidentali.


La maggior parte delle figurazioni umane, quando presenti, sono di natura antinarrativa e sacrale: crocifissioni, Cristo in Gloria, rappresentazioni della Vergine e dei santi. Queste immagini delle Sacre Scritture, che venivano mostrate al popolo analfabeta durante le più importanti cerimonie liturgiche, acquistavano un enorme valore simbolico e quasi magico, divenendo il tramite diretto tra il mondo terreno e quello ultraterreno. Per questo la confezione dei libri sacri era curatissima e impiegava i materiali più preziosi: ad esempio, finché fu possibile trafficare con l'Asia Minore, si tinse la pergamena con la porpora, sopra la quale si scriveva in lettere d'oro e d'argento.





La miniatura Ottoniana

La dinastia ottoniana governò la parte orientale dell'impero carolingio (l'attuale Germania) dal 919 al 1024. Il generoso sostegno finanziario della dinastia e dei suoi ecclesiastici e cortigiani, incoraggiò lo sviluppo dell'arte della miniatura. I libri più importanti realizzati dell'epoca erano stati creati nei monasteri di Echternach, Reichenau e Regensburg, e lo sfarzo dei manoscritti commissionati dagli imperatori ottoniani dimostravala loro inestimabile ricchezza. Lo stile della miniatura è una continuazione dell'arte carolingia, ma con le influenze dell'Italia e di Bisanzio per le figure che rievocano le icone.

Vangeli di Ottone III, San Luca








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